Spencer Tunick allo ZAC – “Nudes”

NUDES di Spencer Tunick a cura di Gerald Matt allo ZAC Cantieri Culturali Palermo.

“Dal 13 aprile al 2 giugno, ai Cantieri Culturali alla Zisa, si svolgerà la mostra di Spencer Tunick “Nudes”. Nudi. Centinaia e migliaia. Volontari che accorrono per partecipare ad ogni suo progetto. Spencer Tunick racconta così il paesaggio, livellando la bellezza dei corpi senza veli, rendendo uguale uno agli altri. Sarà Palermo – Capitale Italiana della Cultura 2018 – ad ospitare “Nudes”, l’antologica del fotografo americano che raccoglierà, per la prima volta, scatti realizzati in tutto il mondo, da Shanghai a Parigi, dall’Australia a Brooklyn. La mostra di Spencer Tunick si inaugurerà – alla presenza dell’artista – venerdì 13 aprile alle 18 allo ZAC, il padiglione dedicato all’arte contemporanea nei Cantieri Culturali alla Zisa, dove resterà fino al 2 giugno. Le foto saranno stampate su 14 teli di grande formato, 3 metri per lato, per offrire ai visitatori una sensazione di completa immersione negli scatti; uniti a 54 altre immagini di formato più ridotto. Spencer Tunick da molti anni fotografa nudi di volontari, che in migliaia rispondono ai suoi appelli, rendendo proprio i corpi, parte integrale dei paesaggi, naturali o urbani. Solo in pochi casi, Tunick ha ritratto nudi individuali o in piccoli gruppi, inseriti comunque in situazioni insolite. Con le immagini, in questa antologica, giungeranno i video che raccontano il complesso lavoro dietro le quinte, che conduce alla realizzazione di ogni immagine. La mostra, curata da Gerald Matt, è un progetto sostenuto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, dalla Gam/Galleria d’Arte Moderna. Organizzazione dell’Accademia degli Offuscati.
…… I modelli sono sempre dei volontari. Spencer Tunick ha spesso suscitato dibattiti e interrogativi per la natura della sua opera, che molti definiscono una semplice “manifestazione sociale”, a sostegno della libertà di espressione.
Dalle sue immagini scaturisce invece la tensione del lavoro, e soprattutto una riflessione sul concetto di pubblico e privato, individuale e collettivo. Ogni scatto di Tunick racconta un’azione livellatrice sul corpo (o sui corpi).” (COMUNICATO STAMPA)