Ma cosa vai a farci lì se qui c’è Nino

img_3020Carissimi, lo capisco, ho sbagliato, se avessi saputo per tempo che qui c’era Nino D’Angelo non avrei prenotato un biglietto per la “città della luce”, quella notte. Come si fa a decidere di andare a passere il Capodanno a Parigi quando qui c’è anche Luca Carboni? Penso però che ognuno debba pur campare e quindi chi ha buon gusto, buon senso e possibilità è autorizzato a voltarsi dall’altro lato. Ormai è chiaro che viviamo in un periodo di nuovi bizantinismi e di assoluta decadenza e lo manifestiamo non soltanto nella scelta della nostra classe dirigente, ma nel come spendiamo il denaro pubblico nella speranza che questo ci garantisca consensi. No miei cari siamo molto più esigenti e ci siamo giocati la verginità e ormai non abbiamo più nulla da perdere, tranne che qualche sprazzo di dignità. Chi ride oggi, riderà ancora per poco, le prime mazzate iniziano a sopraggiungere ed a me non importa più fare la Cassandra, ne mi importa per tornaconto fare la Sibilla. Io ho giocato, io ho dato l’anima in campo e non ho nulla da rimproverarmi … tornerò a sedermi in tribuna a vedermi da un posto privilegiato e con buona visibilità la disfatta degli “uomini della provvidenza”, ho imparato che nella vita, non si regala amore a chi non te lo chiede e non si regala il tuo tempo a chi non ha che farsene e con gli occhi ancora pieni di Parigi, adesso esco, vado a bere, l’unica cosa per la quale stiamo diventando “lentamente” una città Europea.