Tentativo di modifica delle professioni regolamentate

Dopo il tentativo del DDL Siliquini, e’ stato riproposto alla Camera un disegno di legge che amplia unilateralmente le prerogatve professionali dei soli Geometri e Periti Edili.

Nonostante il difficile momento congiunturale dell’economia globale imporrebbe strategie comuni, in determinati settori produttivi, industriali e professionali, nel nostro paese, periodicamente, accadono avvenimenti che mostrano quanto gli interessi di parte vengano valutati prioritariamente rispetto all’equilibrio e l’equita’ del sistema-paese.
Uno dei nodi considerati fondamentali da più parti, concernente la revisione delle competenze ed il riordino strutturale e legislativo delle attività professionali nel settore dell’ingegneria e dell’architettura, è decisamente relativo ad una radicale riforma degli ordinamenti professionali coinvolti, riforma da più parti richiesta ed invocata, al punto che già qualche mese fa il Ministro Alfano aveva, saggiamente, convocato i rappresentanti dei principali collegi ed ordini professionali a formare un tavolo unico di consultazione con il Governo, per affrontare in maniera chiara e con la partecipazione più ampia i vari aspetti ed interessi coinvolti.
Successivamente a questo incontro, avvenuto nel mese di Aprile u.s., vi è stata la presentazione di un disegno di legge dell’On. Siliquini sul riordino delle professioni intellettuali, che in maniera piuttosto sospetta proponeva misure che avrebbero portato ad un appiattimento delle varie figure professionali in gioco, in spregio della qualità e della specificità dei vari percorsi formativi, finendo per porre su uno stesso piano (un unico albo professionale) tecnici laureati e diplomati.
Nonostante le iniziali positive risultanze di intenti del primo incontro del tavolo tecnico comune voluto dal Ministro Alfano, sembra che alcune delle categorie professionali interessate stiano continuando a fare pressanti attività di lobbying per portare acqua al proprio mulino: è notizia di questi giorni che sarebbe pronto un  nuovo disegno di legge teso ad aumentare unilateralmente le prerogative professionali di Geometri e Periti Edili, in particolare aumentando le loro prerogative progettuali in zona sismica a costruzioni fino a 4500 mc, oltre che nuove  e maggiori possibilità in campo urbanistico e di progettazione impiantistica.
Questa ennesima iniziativa settaria ha automaticamente generato una reazione forte e determinata da parte dei Consigli Nazionali degli Architetti e degli Ingegneri, che lo scorso 13 Luglio hanno emesso un comunicato stampa congiunto, pubblicato sui rispettivi portali istituzionali, di dura reprimenda all’iniziativa parlamentare menzionata, identificando in questo evento l’ennesimo tentativo di aggirare le innumerevoli sentenze della Corte di Cassazione in merito ai limiti di competenza professionale di queste categorie.
La reazione forte di Ingegneri ed Architetti, oltre a tutelare legittimi interessi di parte, è volta a garantire che ci sia uno stretto rapporto consequenziale tra i percorsi formativi universitari, gli unici in Europa riconosciuti abilitanti ad effettuare trasformazione del territorio a tutti gli effetti e a tutti i livelli, e le competenze esercitabili per legge sul territorio nazionale, per poter garantire la qualità del paesaggio e la sicurezza dell’abitare.

(Di arch. Silvio Indaco il 19/7/2010 dal sito http://www.lavorincasa.it/architetto/news.php?news_id=1706)