Professionisti Dipendenti Pubblici

Noi Ingegneri, in questa stagione prospettata di rigore, avremmo voluto scioperare o protestare, per “privilegi” prima acquisiti ed ora tolti, per conquiste fatte ed adesso perse, ma non avremo neanche questa soddisfazione. Non siamo medici, non siamo avvocati e quindi dovremo stare alla finestra a lamentarci tra di noi, mentre ci toglieranno l’ultima “conquista” vera che forse c’era rimasta, “La Dignità”! Nell’immaginario collettivo veniamo confusi con “le mezze maniche sucainchiostro” ed i “mazzettari”, ed invece, siamo gli artefici di opere ed i titolari di grandi responsabilità all’interno delle nostre amministrazioni. Chi è responsabile come noi sia nei confronti delle nostre amministrazioni che esternamente per la nostra responsabilità civile, non può esser considerato con gli stessi criteri dei dipendenti amministrativi, veri vertici e potere delle amministrazioni. Il ruolo unico è ormai l’unica via di uscita per regolarizzare una anomalia ormai insostenibile. Rimandiamo al mittente l’elemosina dell’art. 18 (L. 109/94 e s.m.i.) e tutti gli impedimenti per il riconoscimento della nostra professionalità. Prendiamo quanto di buono già viene consentito e riconosciuto ad i nostri colleghi ingegneri nel mondo della scuola e dell’università e prepariamo a proposte serie affinchè venga rispettato il nostro ruolo e le amministrazioni non si permettano con poche lire date ad un impiegato generico, di avere in cambio una prestazione doppia che preveda al suo interno un occultamento di una prestazione “professionale a tutti gli effetti”. LE LEGGI SBAGLIATE si cambiano! A maggior ragione se ciò deve avvenire in ambito locale a pochi chilometri da casa nostre.