“Ingombrante nella sua infinitesima semplicità”

Ci si “annaca” tanto in questa vita per voler apparire, per voler essere qualcuno, ci si arriva a vendere pure le madri pur di avere un effimero posto all’ombra di qualcuno che per il momento decide i buoni ed i cattivi, i bravi d’ufficio e i fannulloni, i giusti e gli sbagliati.
Mettiamo il denaro davanti a tutto, facciamo di tutto per ottenere un Rolex che ci ponga dal lato di chi lo possiede, rispetto a chi non ha nulla, “paghiamo” la compagnia delle belle donne, belle veramente o soltanto “belle di giorno” per avere il privilegio di apparire ancor prima di essere. Ostentiamo ricchezza, sicurezza, onnipotenza, successo e poi un giorno qualcuno ci fa notare che tra miliardi di cellule che ci compongono, una è ribelle e a differenza nostra ha deciso di farsi “i cazzi suoi” ed ecco che in un attimo si smonta l’altarino e vorremmo mettere tutto quanto abbiamo accumulato sull’altro piatto della bilancia, pur di avere più tempo.
Poi un giorno incrociamo una persona come Biagio Conte che ha scelto di essere “nessuno” (nei canoni su esposti) e ci cambia la vita e la sua “assenza” turba e addolora in quanti hanno imparato a volergli bene. Il mondo è più vuoto davanti alla perdita di una figura così “ingombrante nella sua infinitesima semplicità”. ❤️