Meglio non saperle queste cose…… Poveri Ingegneri

Lo-stipendio-dei-commessi-alla-Camera.-Uno-scandalo-vecchio-620x372

Camera, l’ufficio di presidenza dice sì al taglio degli stipendi dei dipendenti.

Boldrini: “Oggi abbiamo preso una decisione senza precedenti, Camera e Senato insieme. Abbiamo dato il via libera alla riforma delle retribuzioni del personale, che in quattro anni porterà ad un risparmio di 97 milioni di euro”. La riforma segue criteri di proporzionalità – sottolinea – riconoscendo il livello di alta professionalità di chi vi lavora e valorizzando il merito. “Questa operazione porterà, in quattro anni, ad un risparmio di 60,15 milioni di euro alla Camera e altri 36,76 al Senato: complessivamente quasi 97 milioni di euro di spesa in meno. La buona politica si fa anche così”.

Le misure scatteranno il primo gennaio 2015 per andare a regime in quattro anni con un sistema a scaglioni per tutte le categorie. Entro fine anno nascerà il ruolo unico dei dipendenti del Parlamento. In base ai nuovi limiti retributivi, il massimo di stipendio alla Camera passerà per i consiglieri parlamentari da 358mila euro all’anno a 240mila; quello dei documentaristi da 238mila euro a 166mila, quello dei segretari da 156.185 a 115mila, quello dei collaboratori tecnici da 152.663 a 106.000 e quello degli assistenti parlamentari da 136.120 a 99mila.

Al Senato – Il massimo stipendio dei consiglieri parlamentari scenderà da 372.314 euro a 240mila; quello degli stenografi da 256.542 a 172mila; quello dei segretari da 228.179 a 166mila, quello dei coadiutori da 171.809 a 115mila e quello degli assistenti parlamentari da 142.572 a 99mila.

Il tetto di 240mila euro e tutti gli altri saranno al netto degli oneri previdenziali e delle indennità di funzione, che non sono pensionabili.

Bene, un Ingegnere dipendente mediamente guadagna nella pubblica amministrazione €. 1.500,00 mensili al netto, ma comprensivi di tutte le indennità, meno di €. 20.000,00 lontanissimi dai 99 mila ai quali verranno relegati gli “assistenti parlamentari”, la fascia professionale più bassa e certamente non laureata da requisito d’ingresso e costoro subiranno una decurtazione dai 142 mila euro annui al netto delle indennità.

I sindacati protestano, chi protesta per gli ingegneri? E’ questa giustizia sociale? Cosa ne pensa il CNI ?

Io non so se è corretto percepire 142 mila euro per fare l’assistente parlamentare, so che con 20 mila euro al mese si è sulla soglia di povertà, poichè in moltissimi casi, scatta anche il bonus di 80 euro mensili previsto da Renzi in busta paga e tutto ciò per svolgere un’attività professionale seppur da dipendente, che comporta responsabilità civili e penali.

Apprendiamo che per i dipendenti parlamentari si sta provvedendo ad un ruolo unico, a quando il ruolo unico per i tecnici dipendenti?

Si sente sempre di più la necessità di migliorare la propria busta paga anche di pochi euro, attraverso la cancellazione dai sindacati e malgrado personalmente combatterò fino alla fine affinchè ciò non accada, anche attraverso la cancellazione dall’Ordine Professionale, visto non soltanto l’immobilismo in campo nazionale di questi, ma la circostanza che questa tematica sentita dai dipendenti, non risulta in alcuna agenda programmatica.

A quel punto, l’Ordine rimarrà un “circolo autoreferenziato per liberi professionisti inoccupati o pensionati” vista la percentuale sempre crescenti di ingegneri laureati che decidono di non iscriversi all’Ordine degli Ingegneri.