Tradizionale Discorso di Fine Anno di Epruno alla Nazione

Eccoci nuovamente al 31 Dicembre, stiamo per entrare nel 2018, il 18 è un numero più simpatico del 17 poichè il 2017 per molti di noi è apparso un po’ più complicato, specialmente per chi ha subito dolori.
Vediamo quindi cosa è successo nel 2017. Confermato il grande sforzo dedicato in tutte le direzioni e in progetti di cambiamento che alla fine hanno partorito il nulla.

Ci sono stati una serie di attentati diventati ormai una consuetudine da quando vengono utilizzati veicoli per investire la gente in zone pedonali. Ci sono state le solite bizze della natura attraverso tifoni, terremoti, alluvioni a dimostrazione che la natura non ce la fa più ad avere a che fare con l’umanità.
Parlando di cose più amene il 2017 è stato l’anno dei ritorni.
E’ tornato il Dalai Lama a Palermo dopo venti anni e ha detto “Ancora cca si?”
E’ tornata a guidare la donna in Arabia Saudita grazie ad un uomo di larghe vedute, re Salman Abdulaziz che ha tolto il divieto.
E’ tornato a non fare un “cazzo” il Principe Filippo di Edimburgo, consorte di Elisabetta II del Regno Unito, ritiratosi dalla scena pubblica, dopo 65 anni di servizio. A qualcuno verrà da chiedersi che “lavoro facesse” e quale fosse la natura del suo “servizio”.
E’ tornato il Palermo in serie B, ma questa volta i palermitani hanno deciso di non andarci (in B) ad eccezion fatta di circa 5.000 veri eroici tifosi.
E’ tornato Lo Zio Silvio, quasi come nuovo, tirato a lucido pronto a distribuire i suoi “dolciumi” e a menar per aria quei fogli bianchi costantemente tenuti nella mano destra durante le interviste, questo fin quando non troveranno qualche altra cosa su di lui “meretrici a parte”.
E’ tornato Miccichè per la gioia dei “senza tetto”. Che avete capito? Biagio Conte non c’entra nulla.
E’ tornato finanche il re Vittorio Emanuele III, da morto, a spese dei contribuenti, dopo che tanti anni fa era fuggito da Brindisi.
E tornato al creatore anche il capo dei capi come tutti gli esseri viventi.
Chi non voleva tornare era El Chapo Guzmán che è stato estradato negli Stati Uniti d’America e consegnato al presidente Barack Obama.
Chi si guarda bene dal tornare è un altro leader fuggitivo, Carles Puigdemont, ricercato dal regno di Spagna, dopo l’unilaterale dichiarazione di indipendenza del parlamento catalano.
Poi ci sono state le vere tragedie tipo l’insediamento del presidente eletto Donald Trump negli Stati Uniti d’America, ma del resto e lo sentiamo dire spesso anche da noi, finchè la gente lo vota, bisogna prenderne atto. Altra tragedia la passione per i “razzi” Kim Un, non gli potevano comprare da piccolo un meccano come a tutti? Altra tragedia in prospettiva, l’ennesimo condottiero basso in Francia, Macron che dopo Napoleone e Sarkozy, se è vero che hanno il “cuore troppo vicino al buco del c…” qualche danno prima o poi finirà per combinarlo.
Ma la tragedia delle tragedie sono state le lacrime di Buffon per l’eliminazione dai mondiali di calcio per mano di catenacciari falegnami svedesi i quali ci hanno dato una lezione, poiché dopo che l’Europa per anni con le sue leggi e le sue critiche ha tentato di cambiarci per renderci “migliori”, adesso sono loro che applicano tutti i difetti che ci contestavano, ad iniziare dal “catenaccio”, dal “tragediare in campo” etc ….. “Se na vota lieva, na vota mietti”….
Infine, ci sono state le elezioni comunali e regionali, ma sembra che la gente non se ne sia mai accorta se continua a lamentarsi degli amministratori di prima pur avendoli rivotati. Mi viene da pensare che la gente non percepisca la circostanza che il voto non serva per fare un favore a chi te lo chiede o cedere alle sue insistenze per levartelo dai piedi, ma serva per delegare chi poi ti deve “ben governare” ….. e ne vedremo delle belle con le politiche del 2018.
Il 2018 sarà l’anno nel quale finalmente torneremo a votare ma non aspettiamoci cambiamenti, ci sarà un fronte unito contro un esercito di ignoti che non avendo nulla da perdere, perché stanno giungendo adesso, finirebbero per mettere in discussione i privilegi dei pochi i quali a loro volta garantisco buona parte dei rimanenti e pensate che vi possa essere un moto d’orgoglio da parte del paese?
Fino a ieri pensavo che l’unico modo per far scendere la gente per strada sarebbe stato il proibirgli il calcio in TV o negli stadi, oggi che si gioca per appuntamento durante la settimana e che bisogna avere solo questo pensiero per comprendere a che giornata si è e a quale classifica ci si riferisce, penso proprio che se levassero il calcio, la gente non se ne accorgerebbe neanche.
Pertanto coloro che vogliono cambiare il mondo ma si sentono rassicurati dal fatto che nulla cambi per non scoprire che possa esser anche peggio, troverà conforto a votare a sinistra dove si studia ancora il modello perfetto e dove ci si continua a dividere in sotto movimenti.
A chi piace guardare in prospettiva e sentire i grossi proclami, potrà votare a destra dove ci saranno apostoli del decisionismo ma spesso con troppi parenti e pertanto o ci si mette a turno o si deve mettere nel conto che dopo cinque anni questi vengano cacciati.
E per questa città, cosa mi aspetto? Beh, nulla di più di quanto questa abbia ottenuto dall’avere a Roma le massime cariche dello stato, quindi, proprio niente.
Certo che se Crongoli avesse dato i natali al Presidente della Repubblica e a due Presidenti del Senato e in più fosse in lizza oggi per avere contemporaneamente un presidente de consiglio e il presidente della repubblica, nativi, state certi che questa cittadina di 170 abitanti tra umani e animali (escluse le galline) sarebbe lastricata d’oro, avrebbe la metropolitana tanto caro Antonio il contadino e tutte le grandi infrastrutture.
E quindi? L’argenteria è andata all’inferno con chi l’ha trafugata, malgrado li avessi messo in guardia e pertanto io spero di sopravvivere. Buon Anno …..