Zukunft – Viaggio, Pazzia e Sogno

Pensierino dietro i vetri a guardare la pioggia autunnale.
Forse domani indosserò il maglioncino per la prima volta in questo autunno. Sarà il 10 di ottobre, non penso ci si possa lamentare (ed ho pure i miei dubbi che non si preparino nuovamente altre giornate calde). In vista dell’appuntamento di domenica 23 mi sono sentito fare spesso questa domanda: “che Epruno sarà, allegro e scanzonato come i primi tempi in cui faceva parlare in siciliano la statua del Genio o più riflessivo e malinconico come quello che “metteva in discussione l’amicizia”?
Chi mi conosce sa che Epruno è una persona e Renzo è tutt’altra persona e mentre Renzo lotta giornalmente contro la pochezza umana che ha calpestato qualunque onore, parola e sentimento, Epruno ha il dovere di credere in mondo migliore, prendendo da questo il “meglio e il bello della vita” per cui giocherò come sempre con le parole e partendo dal concetto di futuro lo riporterò, come fatto in passato con altre parole, al vaglio dei tre parametri “viaggio, pazzia e sogno” e mi limiterò da osservatore a cercare quel nostro “minimo comune multiplo” condizionato da una costatazione generazionale.
Il tempo (come la vita) è in comodato d’uso, ma il futuro quale esso sia, lo costruiamo noi ………… ecco perchè ne voglio parlare e mi interessa che a condividere questa esperianza non siano le “persone a cui tengo”, ma “le persone che a me tengono”. ❤️❤️❤️