Pensierino della notte – Ultimo di Sanremo

A chiusura di questa settimana nella quale ho avuto l’opportunità di seguire (gioco forza) tutto il mega show di Sanremo, do il mio personale giudizio definitivo.
E’ stato un ottimo prodotto, mentre per quanto riguarda la competizione e già da qualche anno che questa ha perso di “aspettative” (credibilità), ecco il perchè del ritorno dei big che sanno che non dovranno competere poichè le case discografiche hanno per tempo stabilito il vincitore, ma rimane sempre l’opportunità di sentire musica di qualità e conoscere nuovi talenti.
Mi dispiace tanto per Geolier più che vincitore “morale”, premetto che io non avrei votato la sua canzone, ma anche Sanremo e lo specchio dell’Italia dove tutte le competizioni finiscono per esser truccate o condizionate.
La giuria popolare aveva deciso ma la correzione che si è fatto giudizio attraverso il mix di voti con radio e stampa ha sovvertito il risultato e non è la prima volta, ma come dicevo tutto passa in secondo davanti al giudizio complessivo dell’evento.
Mi ha spinto a scrivere ciò, la faccia di questo ragazzo che manifesta delusione (avendo capito) e che con dignità non solo ha subito gli immeritati fischi, immeritati perchè anche lui era un musicista che come gli altri ha faticato per giungere li, ma soprattutto per avere ad oggi mantenuto il silenzio e tenuto la carricata.
Questi magheggi per favorire le carriere di predestinati cambiano almeno due vite, per fortuna Sanremo ci insegna che proprio in questo caso la classifica (come nei talent) non porta fortuna, ricordiamo il Vaso Rossi penultimo e 1950 di Amedeo Minghi, ultima. Perchè Sanremo e Sanremo.